Relazione tecnica descrittiva: che cos’è e come si scrive

Come si scrive una relazione tecnica descrittiva? Questa è una delle domande più frequenti tra gli studenti universitari di Reggio Emilia che si avvicinano a questo particolare tipo di elaborato, che ha una struttura specifica ben definita.

In questa guida ti spiegheremo come scrivere una relazione tecnica di un progetto, illustrandoti le caratteristiche di questo scritto e i migliori consigli per preparare al meglio il tuo lavoro.

Durante la tua carriera accademica e nella tua vita lavorativa, ti capiterà spesso di dover redigere delle relazioni. Se sei pronto, vediamo subito come procedere passo dopo passo.

Ecco come scrivere una relazione tecnica

Quali sono i migliori esempi di relazione tecnica? Come è strutturata? A queste (e molte altre) domande risponderemo nel corso di questa guida.

Relazione tecnica: che cos’è

Apriamo questa guida dedicata alla relazione tecnica descrittiva cercando di dare una definizione calzante per questo elaborato, spiegandoti di cosa stiamo parlando.

Generalmente, quando utilizziamo il termine “relazione” facciamo riferimento a qualsiasi rapporto che descrive un fatto.

La scrittura della relazione tecnica di un progetto è ascrivibile a più contesti, da quello universitario a quello lavorativo.

Nella fattispecie, per relazione tecnica intendiamo un testo, uno scritto o un elemento multimediale che spiega minuzioso e completo come eseguire una data procedura. Come abbiamo detto, questa viene utilizzata molto nel mondo del lavoro o all’Università per presentare ad esempio relazioni di fisica o di un esperimento chimico in ambito scientifico.

Chiaramente, per ottemperare alla sua funzione, una relazione tecnica illustrativa deve spiegare ogni passaggio con la massima accuratezza,  per evitare confusioni o incertezze nel lettore: sarà necessario, dunque, approfondire tutte le scelte effettuate non immediatamente visibili o leggibili nei documenti allegati e nel prodotto finale che si è realizzato.

esempi relazione tecnica

Struttura e modello di relazione tecnica

La prima cosa da fare per scrivere una buona relazione tecnica descrittiva è documentarsi sulla tematica da trattare e sulle specifiche da allegare al tuo elaborato. Soprattutto se tratti materie complesse come la fisica o la chimica, è bene padroneggiare l’argomento e inserire nel tuo scritto tutti i dati necessari.

Una relazione tecnica si compone di:

  • Un titolo, che deve raccontare l’argomento trattato nella relazione;
  • L’introduzione;
  • Il corpo del testo;
  • La conclusione.

Vediamo nello specifico cosa scrivere per ognuno di questi elementi.

Titolo

Il titolo è la parte del testo che meglio descrive il contenuto di una relazione tecnica illustrativa. In più, se serve, puoi inserire l’oggetto, che in questo caso rappresenterebbe un’estensione del titolo.

Per scegliere il titolo, è bene avere piena coscienza di ciò di cui si sta scrivendo, così da scegliere le parole che meglio riassumono ogni concetto.

Chiaramente, se desideri avere una panoramica completa della tua relazione, puoi scrivere il titolo alla fine, dopo averla terminata.

Introduzione

L’introduzione è una parte importantissima di una relazione tecnica descrittiva. In questa fase dovrai descrivere l’opera in modo generale, illustrando brevemente la tematica trattata e le caratteristiche della relazione.

In generale, possiamo riassumere i passaggi da trattare nell’introduzione in questi punti:

  • Presentazione generale dell’argomento trattato;
  • Eventuali ragioni alla base della scelta del tema;
  • Obiettivi del lavoro;
  • Fasi e tempi di lavoro;
  • Persone coinvolte nel lavoro e loro ruolo.

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Corpo del testo

Il corpo del testo è la parte più densa di una relazione, qualunque sia l’argomento affrontato.

In questa sezione della tua relazione, dovrai illustrare le scelte che hai messo in atto, parlando delle metodologie e delle teorie applicate.

Un aspetto importante da considerare è che il corpo della relazione tecnica descrittiva deve essere estremamente chiara: dovrai inserire tutti i calcoli che hai effettuato, illustrando eventuali formule ma anche tabelle di calcolo o grafici.

Questo mix di informazioni renderà la tua relazione altamente leggibile e comprensibile dalla tua audience.

Conclusione

La conclusione ha il compito di fornire indicazioni sui possibili sviluppi, progressi e migliorie da apportare al progetto.

Bisognerà scrivere in modo coerente e conciso, ricordandoti di essere assolutamente convincente. Se nella tua relazione hai menzionato altri autori o testi, è bene inserire anche una piccola bibliografia.

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Esempio di relazione tecnica descrittiva: ecco cosa scrivere (e cosa no)

Veniamo ora agli esempi di relazione tecnica, che ti serviranno per capire quali sono gli elementi da inserire e il modo migliore per approcciare a questo particolare elaborato.

Ecco cosa scrivere in un esempio di relazione tecnica:

  • Poniamo che, in un contesto universitario, tu debba scrivere una relazione sull’effetto fotoelettrico teorizzato da Albert Einstein;
  • Una volta chiaro l’oggetto della tua relazione, è bene fare una mappa concettuale per capire quali sono gli argomenti collegati all’effetto fotoelettrico, i calcoli e le teorie;
  • Vediamo ora un esempio di introduzione poco performante:                                                    Albert Einstein è nato a Ulma nel 1879 ed è stato un fisico tedesco naturalizzato svizzero e statunitense. Suo padre era il proprietario di una piccola azienda che produceva materiali elettrici. Il piccolo Albert ha iniziato i suoi studi in una scuola cattolica, prendendo parte anche a lezioni di violino.                                                                                                                    Cosa c’è di sbagliato in tutto questo? Il focus. A meno che non stiamo scrivendo una relazione di storia, non c’è bisogno di parlare della vita di Einstein a meno che non si citino episodi significativi ai fini del fenomeno analizzato;
  • Inserisci sempre calcoli e formule utili a contestualizzare il tema che stai trattando. Non lasciare nulla al caso e evita di essere generico: si tratta di una relazione tecnica descrittiva, che deve essere per definizione estremamente chiara;
  • Associa alla relazione immagini, grafici e tabelle utili a chiarire ogni dubbio su quanto scritto. Nel caso dell’effetto fotoelettrico, potresti inserire delle immagini che ne illustrino il funzionamento;
  • Se menzioni altri autori e altre teorie nella relazione, ricordati di associare al tuo elaborato una piccola bibliografia. Ad esempio, parlando dell’effetto fotoelettrico, è altamente probabile la tua menzione alla costante di Planck. Inserisci le ricerche di Planck nella bibliografia per dare la possibilità a chi legge di essere informato;
  • Scrivi conclusioni chiare sui risultati ottenuti e sulle aspettative future che riguardano la tematica affrontata.

Consigli di buona scrittura

Chiudiamo la nostra guida su come scrivere una relazione tecnica descrittiva con qualche consiglio per la corretta stesura del tuo elaborato:

  • Definisci il tuo obiettivo: prima di iniziare a scrivere, chiediti sempre cosa vuoi comunicare e qual è il messaggio che vorresti mandare. Una buona comunicazione prevede sempre un obiettivo: chiarisci il tuo;
  • Sii chiaro: i tuoi lettori devono capire di cosa stai parlando. Per questo la chiarezza è importante: evita frasi troppo lunghe e non adottare uno stile di scrittura ridondante;
  • Opta per un linguaggio semplice: a proposito del linguaggio, è fondamentale utilizzare parole semplici comprensibili dai tuoi lettori. Se userai un gergo tecnico, specifica sempre il significato delle parole che usi e non dare nulla per scontato;
  • Controlla l’ortografia: sembra un consiglio banale, ma gli errori ortografici sono dietro l’angolo. Controlla sempre il tuo testo prima di consegnarlo: in questo modo eviterai errori di ortografia o di battitura.

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Sulla relazione tecnica descrittiva ti abbiamo detto proprio tutto: non ti resta che cimentarti nella redazione di questo elaborato. Vedrai che, grazie ai consigli dell’Università Niccolò Cusano, riuscirai a scrivere una relazione perfetta.


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