Dopo qualche decennio di appannamento oggi la professione di avvocato ha ripreso lo smalto di un tempo. Ce lo confermano ad alto livello i dati nazionali che parlano di probabilità di impiego a 5 anni dalla laurea in giurisprudenza che supera il 70% con uno stipendio medio tra i più alti per i neolaureati.
Una nuova “giovinezza” per gli esperti di materie giuridiche che deriva da una nuova e più ampia differenziazione dei settori di impiego, non più limitati solo alle aule dei tribunali, ma sempre più connessi al tessuto delle imprese e dei servizi.
Un’altra differenza importante rispetto al passato è che oggi è possibile iscriversi ad un corso di laurea in giurisprudenza a Reggio Emilia anche se si ha già una occupazione o se si vive lontani dal capoluogo. Come? Attraverso il corso di laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza erogato dall’università telematica Niccolò Cusano.
Il corso ha una durata complessiva di 5 anni. Durante questo lungo percorso gli studenti alternano fasi di studio autonomo, da realizzare a casa o ovunque essi si trovino, con videolezioni da seguire in streaming sul portale dell’ateneo; qui gli studenti possono scaricare anche il materiale didattico a loro necessario.
Alla fine di ogni corso è previsto un esame, in forma scritta, orale o mista, che invece va sostenuto presso la sede dell’ateneo, così come sempre in ateneo va sostenuta anche la prova di laurea finale.
Per chi consegue il titolo di laureato magistrale in giurisprudenza presso Unicusano si aprono diversi scenari lavorativi che non si limitano solo al ruolo di avvocato (dopo aver superato con successo l’Esame di Stato) ma che riguardano anche la professione di esperto legale delle imprese e degli enti pubblici, di notaio e di magistrato.