“Parlami di te” al colloquio di lavoro: ecco come rispondere
Una delle domande più temute ad un colloquio di lavoro è la famosa “Parlami di te“. Nonostante possa sembrare una domanda “semplice”, in realtà è una delle più complesse a cui rispondere, perché è più difficile capire cosa vuole davvero sapere il recruiter.
In generale, le domande “aperte” tendono a essere più impegnative da decifrare: se sei alle prime esperienze lavorative, rispondere a questo tipo di quesiti può diventare un vero incubo per te. Considerando che questa domanda rientra tra le più popolari in assoluto, abbiamo pensato di approfondire in questa guida tutto ciò che riguarda le modalità di risposta e le opportunità che potresti cogliere per valorizzare la tua professionalità.
Vediamo insieme di cosa si tratta.
Come rispondere alle domande di un colloquio: “parlami di te” e risposte
Hai un colloquio di lavoro importante? Se hai già pensato al tuo curriculum vitae e alla tua lettera di presentazione e sei piaciuto al tuo interlocutore, è il momento di pensare a qualche possibile risposta legata alle domande più frequenti in un incontro professionale. Tra queste, ci sono sicuramente quelle domande come:
- “Parlami di te”
- “Dimmi qualcosa in più su di te”
- “Cosa puoi dirmi in più su di te che non leggo sul tuo CV?”
Ecco in che modo superare la paura di queste domande e come elaborare una risposta perfetta e che sia davvero in grado di distinguerti da tutti gli altri.
I tempi di risposta
Tipicamente un colloquio di lavoro può durare dai 15 ai 30 minuti. Durante un colloquio, l’obiettivo di un recruiter è quello di capire se tu sei la persona adatta a ricoprire quel ruolo.
Quando ti viene rivolta una domanda così ampia come “parlami di te”, probabilmente il tuo interlocutore vuole entrare più in connessione con i tuoi schemi di ragionamento e capire con quale prontezza costruirai una risposta. Spesso questa domanda funge un po’ da “bussola” in tutto il colloquio, aprendo ad altri potenziali discorsi legati, ad esempio, alle tue precedenti esperienze e ai tuoi obiettivi professionali.
Generalmente, i tempi di risposta per questa domanda sono tra i 2 e i 3 minuti. Avrai dunque a disposizione pochi secondi per far capire al tuo interlocutore perché dovrebbe scegliere te e non qualcun altro.
Cosa dire
Possono esserci modi diversi per rispondere a questa domanda e non ne esiste uno universalmente giusto o sbagliato. Ci sono però dei consigli che possono essere sempre validi quando si presenta la fatidica domanda “dimmi di te”:
- Prepara sempre prima la risposta a questa possibile domanda. Non lasciarti cogliere impreparato e formula già una possibile risposta nella tua mente, magari seguendo la scaletta che troverai nel prossimo paragrafo
- Adatta la risposta al contesto in cui ti trovi. Parla anche delle tue aspirazioni e del perché hai deciso di candidarti proprio per un ruolo in quell’azienda
- Sii professionale e positivo: valorizza i tuoi punti forti senza timore. Usa positività e ottimismo per coinvolgere il tuo interlocutore e non parlare male dei tuoi vecchi datori di lavoro
- Mostra la tua passione. I recruiter cercano persone appassionate per le aziende. Chi mostra passione e interesse in ciò che fa guadagna molti punti agli occhi di un responsabile risorse umane. Parla di ciò che ti appassiona di più e di cosa ha motivato (e motiva) le tue scelte
Struttura tipo della risposta alla domanda “parlami di te”
Ci sono diversi modi per approcciare alla costruzione della risposta a “parlami di te” in un colloquio. Un modo piuttosto semplice di rispondere segue questa scaletta:
- Parla al presente: introduci con una breve descrizione di quello che fai ora, delle cose più recenti di cui ti sei occupato e, magari, di qualche risultato importante che hai raggiunto
- Parla del passato: spiega al tuo interlocutore come sei arrivato al tuo ruolo attuale e parla delle te esperienze pregresse che possono essere utili e in linea con il lavoro per il quale ti stai candidando
- Parla del futuro: spiega al recruiter quali sono le tue ambizioni e cosa ti aspetti di trovare nel tuo nuovo luogo di lavoro
Questa formula, incredibilmente semplice da applicare, ti permette di rispondere in modo esaustivo a domande generiche che chiedono di parlare di te e della tua esperienza.
Esempio di risposta
Ora proviamo ad applicare quanto detto nel modello precedente ad un caso reale. Supponiamo che tu ti stia candidando per un ruolo di ingegnere gestionale junior. Ecco una possibile risposta alla domanda: “Dimmi qualcosa in più su di te”
- Presente: Sono un ingegnere gestionale. Mi occupo di supervisionare e coordinare progetti all’interno di aziende di medie e grandi dimensioni operanti nel settore logistico. Ho già coordinato più di 5 gruppi di lavoro nell’ultimo anno, con un aumento stimato della produttività di oltre il 30%
- Passato: La mia grande passione per XYZ mi ha spinto a laurearmi in ingegneria gestionale e a conseguire un Master in XYZ, che mi ha permesso di affinare ancora di più le mie competenze e abilità. Ho già lavorato in aziende come NOMEAZIENDA, mettendo a frutto le mie skills in campo organizzativo e gestionale
- Futuro: Vorrei trovare un’occupazione che mi stimoli a crescere ancora di più e sviluppare i miei interessi nel settore logistico, in un contesto aperto allo sviluppo continuo e alla cooperazione tra reparti
Ecco una risposta-tipo alla domanda più temuta ad un colloquio. Non ti resta che applicare questo schema e trovare la risposta migliore per lasciare un segno nel tuo interlocutore.